Carta dei Diritti del Bambino e della Famiglia in ambiente acquatico
Questa Carta e il prodotto del “I Congresso delle Attività Acquatiche per la Prima infanzia” realizzato da Acquarella a Torino il 5 e 6 Maggio 2007.
Nell’occasione sono state presentatre tutte le scuole di pensiero operanti in Italia attraverso i suoi esponenti di spicco. La Carta dei Diritti e stata redatta da questi relatori e votata all’unanimita dagli operatori partecipanti all’evento. Inoltre e stato creato un registro per raccogliere il consenso di coloro che vorranno aderire alla Carta via mail (acquarella@libero.it).
Da qui la sua importanza, dato che rimane un primo strumento comune a tutte le linee di lavoro presenti nel paese.
La Carta s’ispira a diversi documenti che tutelano i bambini, principalmente alla “Carta de Derechos de niño nadador” creata nel 1989 dalla Dott.ssa Patricia Cirigliano.
Il Bambino in acqua ha diritto a:
- Ogni bambino, senza distinzioni, ha il diritto di vivere un’esperienza acquatica di piacere e benessere
- Essere accolto, rispettato, ascoltato e protetto nella sua peculiarità individuale e nei suoi bisogni speciali
- Vivere questo ambiente giocando con piacere ed allegria come lui sa, senza costrizioni
- Scoprire l’acqua in compagnia della sua famiglia o di adeguate figure di riferimento fino a quando ne ha bisogno
- Raggiungere l’autonomia nel rispetto dei propri tempi e senza essere prigioniero delle aspettative
- Utilizzare strutture ed ambienti adeguati
I Genitori hanno diritto a:
- Ricevere dall’operatore informazioni e spiegazioni sul progetto pedagogico e a condividere la scelta degli obiettivi
- Conoscere la formazione professionale degli operatori
- Essere rispettati nel loro ruolo parentale
- Essere istruiti sulla prevenzione degli incidenti
Torino, 3 Giugno 2011
Questo documento è stato rivisto dai relatori del 3° Congresso per adattarlo alle esigenze dei bambini disabili e delle loro famiglie.