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LA PROFESSIONE DELLO PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA DELL’ETA’ EVOLUTIVA

Lo psicologo psicoterapeuta dell’età evolutiva è un professionista della salute psicologica specializzato nella diagnosi e cura delle problematiche psichiche del bambini, dell’adolescente e delle relazioni familiari tra adulti e bambini. Il percorso formativo del professionista prevede la laurea in psicologia, l’abilitazione professionale, la specializzazione in Psicoterapia ed il training personale.
Lo specialista in psicologia dell’età evolutiva si occupa di valutare, diagnosticare e trattare terapeuticamente disfunzioni o deficit nell’ambito dello sviluppo infantile per migliorare lo stato di salute psicofisico dei minori.
Il lavoro che svolge lo psicologo psicoterapeuta infantile può essere di due tipologie: diretto se svolto con il bambino, indiretto se rivolto ai genitori. Tante sono le modalità di intervento che variano in relazione all’età del minore e motivate dalle differenti situazioni di malessere espresse.
Uno dei modelli di intervento più utilizzato prevede alcuni incontri preliminari con i genitori, che sono i detentori non solo della responsabilità della salute del figlio ma anche dell’avvio della consultazione con lo psicologo. In tali colloqui obiettivo principale è di conoscere le preoccupazioni dei genitori circa lo sviluppo psicologico dei figli, ponendo particolare attenzione ad accogliere gli stati emotivi che i genitori sperimentano e che spesso sono causa di malessere, affaticamento e altri sintomi anche di natura fisica. Lo psicologo in questo caso svolge una funzione di sostegno e accompagnamento delle situazioni relazionali complesse, stressate, compromesse e funzione di risolutore-facilitatore o mediatore qualora ci si confronti con rapporti familiari critici caratterizzati da alterazione dei normali equilibri.
Qualora lo ritenga necessario lo psicologo propone alcuni incontri con il minore, per appurare il suo stato di funzionamento psicologico, il suo equilibrio psichico, la qualità delle sue risorse affettive ed emotive in correlazione all’età anagrafica, lo stato generale dello sviluppo e per raccogliere i vissuti del mondo interno sollecitando il bambino ad esprimerli. In tali casi, si prevede un successivo spazio di lavoro con i genitori al fine di poter tenere insieme sia gli elementi da questi espressi sia quelli che derivano direttamente dal minore e per inquadrare la situazione problematica entro una cornice di senso. Si tratta, quindi, di definire insieme alla famiglia non solo l’aspetto di difficoltà che è stato evidenziato, ma soprattutto la strategia di intervento utile a sollevare da una parte il piccolo paziente e dall’altra i due genitori affinché la situazione problematica possa con il tempo ridursi, attraverso una trasformazione una elaborazione dei vissuti e delle esperienze.
Le difficoltà relazionali, il blocco evolutivo, l’inibizione emotiva e le altre tipologie di rallentamento dello sviluppo psicologico durante l’infanzia possono incidere negativamente anche negli altri ambiti di sviluppo (sociale, cognitivo, comportamentale) dei bambini e degli adolescenti, creando l’avvio per strutturazioni di personalità di tipo patologico o disfunzionale.
Le situazioni di malessere emotivo-affettivo e gli episodi traumatici che on vengono elaborati e metabolizzati dalla persona, in qualsiasi fase della vita sono predittivi di rischio psicopatologico, sofferenza psichica e disordini relazionali.
L’attività di consulenza psicologica e di psicoterapia sono, in questi casi, sono gli strumenti specialistici per trattare e curare tutte quelle forme di sofferenza e malessere che non risiedono in patologie di tipo medico. Il processo di cura psicologica si fonda su alcuni capisaldi, quali l’accettazione del proprio stato di malessere con l’abbandono delle modalità difensive disfunzionali, l’esplorazione delle esperienze e dei vissuti ed essi correlati, la condivisione affettiva dei sentimenti attraverso la costruzione, la consapevolezza nelle proprie risorse interne talvolta non utilizzate o non percepite dal soggetto, la trasformazione in senso positivo della percezione della personale esperienza di vita. Si tratta, quindi, di accompagnare, coadiuvare e sollecitare il processo di elaborazione delle esperienze traumatiche o dolorose e di lavorare a favore di un buon equilibrio psichico, dando ascolto ai vissuti del mondo interno e sostenendo il processo di integrazione.